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I capricci di Miccichè: qualcuno lo fermi

2022-08-07 12:43

Fabio Tracuzzi

Cronaca, Politica, Focus,

I capricci di Miccichè: qualcuno lo fermi

Gianfranco Miccichè crede di giocare ad asso pigliatutto. Dove l'asso è lui. Con i suoi capricci ci ha regalato Crocetta. Ora ci riprova: qualcuno lo fermi.

E dopo aver snocciolato i nomi dei candidati presidenti uno dopo l’altro con l’evidente scopo di bruciarli uno dopo l’altro, non ha avuto pietà neanche per suo fratello Gaetano rispettabile manager e dirigente d’azienda, ecco che Gianfranco Miccichè, con le elezioni che si sono avvicinate con le dimissioni di Musumeci, esce allo scoperto : “Potrei farlo io il Presidente della Regione”. I suoi privilegi, Presidente dell’Assemblea e assoluto controllore della Fondazione Federico II, non gli bastano più. Adesso vuole tutto in mano in modo che possa controllare tutto e tutti. Decidere su tutto e su tutti. Miccichè deve avere davvero la memoria corta. Chissà poi perché. Ma dovrebbe fare uno sforzo e ricordare quanto accaduto nelle elezioni, anticipate, del 2012. Decise di non sostenere, è antico l’odio (o incompatibilità) come si vede nei confronti di Nello Musumeci. Ruppe il fronte del centro destra candidandosi non tanto contro Crocetta, che poi vinse, ma proprio contro Musumeci per farlo perdere. E così fu. Vince Crocetta con una percentuale bassa, il 30,48 %. Musumeci arrivò al 25,73 e Miccichè al 15,42%. Anche un somaro in matematica sa leggere questi numeri: senza i capricci di Miccichè, che ora ha anche il coraggio di parlare di slealtà del Governatore (ritorna la memoria corta), il centro destra avrebbe vinto a mani basse. E invece Miccichè ci regalò il governo Crocetta. Il peggiore della storia della Sicilia. E adesso il presidente dell’Ars rsembra indirizzato a portare la Sicilia su quella strada. E’ mai possibile che nessuno riesca a far ragionare questo signore che tra l’altro, vede nei palermitani, una specie di razza eletta mentre tutti gli altri siciliani, catanesi su tutti, non sono in grado di ricoprire alcuna carica? Nemmeno Berlusconi riesce a farlo tacere, prima o dopo le 18? Manca poco più di un mese al voto e se in campo nazionale il centrodestra è riuscito a trovare unità e strategia di intenti, in Sicilia siamo ancora legati ai capricci di chi da solo dovrebbe capire che i suoi giri di giostra sono ormai finiti. Giri di giostra anomali dove non si paga per farli, come nel caso dei bambini, ma si viene pagati, e tanto anche, per averli fatti.  E ne ha fatti abbastanza.  Un centrodestra spaccato perde. A noi interessa poco in verità e magari un cambio di maggioranza potrebbe anche far bene a tutti anche se prima di Musumeci il Pd con Lombardo (ha accolto assessori Pd  in Giunta) e Crocetta ha governato per quasi dieci anni. I risultati, disastrosi, sono sotto gli occhi di tutti. Musumeci non ha meriti? Uno sicuramente sì, aver portato avanti la baracca, anche in tempo di pandemia senza che nessun giudice, e ci hanno tentato, potesse incriminarlo per una virgola fuori posto. Troppo poco? Forse, ma in Sicilia è davvero tanta roba.