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Il Requiem di Mozart completato da Ferrauto

2022-10-17 14:36

Aldo Mattina

Cronaca, Spettacoli, Focus, Cultura,

Il Requiem di Mozart completato da Ferrauto

In Cattedrale a Catania si è svolto il concerto di chiusura del I Festival ‘Sacre Armonie’, interamente dedicato alla musica sacra

 In una Cattedrale gremita di pubblico si è svolto a Catania il concerto di chiusura del I Festival ‘Sacre Armonie’, interamente dedicato alla musica sacra, per un totale di quattro serate, le prime tre nella Chiesa della Trinità e l’ultima, appunto, in Cattedrale.

    Il Festival, organizzato dall’Associazione culturale Anfiteatro con il fattivo contributo dell’Arcidiocesi di Catania, il teatro Massimo ‘Bellini’, la Camerata Polifonica Siciliana e il Comune di Catania (nell’ambito del progetto ‘Palcoscenico Catania’), ha avuto un grande riscontro di pubblico, il che fa ben sperare nella prosecuzione del progetto per i prossimi anni.

     Il concerto in Cattedrale ha costituito una vera e propria apoteosi, sia per l’intrinseca valenza artistico-culturale, sia per il potente esito emozionale trasmesso e partecipato con la comunità presente all’evento. Sul podio Giovanni Ferrauto, prestigioso direttore d’orchestra e compositore catanese, ha concertato l’esecuzione del Requiem in re minore, K626 di Wolfgang Amadeus Mozart, immenso capolavoro incompiuto, composto dal musicista salisburghese durante l’ultimo anno di vita (il 1791) e successivamente completato, con alterni esiti artistici, dall’allievo Franz Xaver Süssmayr.

    L’edizione catanese, presentata in prima assoluta, si avvaleva di un valore aggiunto che costituiva il maggiore interesse dell’esecuzione, grazie proprio all’intervento di Giovanni Ferrauto, frutto di anni di studio e dedizione a Mozart. Ferrauto ha infatti sostituito la parti interamente aggiunte da Süssmayr, con pezzi di propria composizione, straordinariamente aderenti allo stile del salisburghese, ricchi di una sapienza contrappuntistica che rendeva i ‘nuovi’ Sanctus-Hosanna e Benedictus-Hosanna decisamente più congrui e appassionanti di quelli tradizionalmente eseguiti per poi realizzare un Agnus Dei intensissimo e di coinvolgente pathos espressivo. Una edizione, a nostro avviso, che merita di essere presa a modello per le future esecuzioni del Requiem. Anche sul piano direttoriale, peraltro, l’esecuzione risultava nel complesso assolutamente coinvolgente, ricca di temperamento, precisa e minuziosa nello scavo agogico.

     Alla riuscita della esaltante interpretazione hanno naturalmente contribuito, in maniera determinante, tutti gli esecutori, a partire dai quattro solisti vocali, il soprano Noemi Muschetti, brillante allieva del compianto ed inimitabile tenore Marcello Giordani (alla cui memoria Ferrauto ha voluto dedicare la serata), il contralto coreano Haruna Nagai, dal brunito e penetrante timbro vocale, il basso Maurizio Muscolino dalla profonda ed intensa emissione e il tenore Francesco Fontana. Mirabile il contributo del coro lirico del teatro Massimo Bellini (istruito con accortezza da Luigi Petrozziello), preciso negli attacchi e pronto a piegarsi ad ogni nuances espressiva. Completava l’organico l’orchestra della Camerata Strumentale Siciliana, un complesso che giorno dopo giorno si sta affermando come una tra le più duttili e professionali realtà dell’isola. Sotto la guida direttoriale di Ferrauto e con il prezioso contributo del violino di spalla Vito Imperato è stata il fulcro centrale intorno al quale si sviluppava l’intera esecuzione.

     Il pubblico presente è rimasto coinvolto ed affascinato dall’ascolto e dalla visione del capolavoro mozartiano ed ha tributato, alla fine, vere e proprie ovazioni, nel suggestivo scenario di una Cattedrale arricchita da sapienti luci.