di Cosimo Recupero
L’aula consiliare del Comune di Militello Rosmarino, in provincia di Messina, è stata il teatro di un interessante convegno dal titolo “I valori della nostra Democrazia per la costruzione della nuova Europa”.
Il convegno, organizzato dalla testata Mondonuovo in occasione del trentennale della propria fondazione, ha affrontato il tema della crisi della democrazia rappresentativa in Italia di fronte alla sfida della costruzione di una nuova Unione Europea che non può continuare, a detta di diversi dei relatori, una grande burocrazia che guarda più alle banche ed ai vari potentati finanziari di quanto non guardi invece ai popoli, tradendo il sogno originario di chi l’Europa l’ha sognata anche quando farlo era persino causa di restrizioni. Si pensi agli scritti da Ventotene di Rossi e Spinelli.
Il parterre di relatori era folto ed equilibrato, essendo rappresentate tutte le culture politiche, di maggioranza e di opposizione, che comunque condividono le regole fondamentali della convivenza civile e democratica fissate saldamente nella Carta Costituzionale.
I lavori si sono aperti con l’introduzione del direttore di Mondonuovo, Giovanni Frazzica, che ha voluto solo precisare che la debolezza della rappresentatività del sistema parlamentare italiano è determinato da pessime leggi elettorali (porcellum e rosatellum) che non consentono il proporzionale ed il voto di preferenza, per cui da anni ci ritroviamo con un Parlamento debole perchè costituito da “nominati”. Frazzica ha poi lasciato la parola ai relatori, fra i quali politici, ma anche intellettuali, i quali hanno con precisione definito i fondamenti ed i tratti più forti della odierna crisi della politica mettendo in guardia dai rischi che, di questo passo, corre non solo la tenuta della Costituzione sostanziale ma anche la costruzione della futura Europa.
Fra i relatori che hanno dato il proprio contributo di fronte ad un folto pubblico sono stati l’On. Stefania Marino, deputata PD, la Prof.ssa Patrizia Zangla, docente di storia, nota scrittrice e studiosa di storia, che ha delineato la storia del dopoguerra sottolineando come, con la caduta del regime fascista, non si sono del tutto sopiti i tentativi di riaccendere pulsioni nazionaliste ed autocratiche in Italia. Il Prof. Maurizio Ballistreri, docente di diritto del lavoro all’Università di Messina, ha invece sottolineato il ruolo della grande finanza internazionale nel nuovo ordine mondiale venuto fuori dopo la caduta del Muro di Berlino. Il Prof. Ballistreri ha evidenziato anche come la caduta dei grandi partiti di massa seguita alla fine dell’impero sovietico e favorita dall’azione giudiziaria di certe procure sia andata di pari passo ed anzi abbia causato la perdita progressiva di rappresentanza delle classi sociali deboli con la conseguente mortificazione dei diritti sociali faticosamente conquistati dal dopoguerra.
Hanno parlato ancora Nicola Lombardo, Funzionario della Regione Lombardia e sindacalista della CISL, la dottoressa Ottavia Molteni, giornalista ed attivista dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Sesto San Giovanni.
E’ intervenuta per ultima, in ordine di scaletta, l’On Bernadette Grasso, deputata all’ARS per Forza Italia e Sindaco si Rocca di Caprileone.
Il sindaco di Militello Rosmarino, Calogero Lo Re ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e quelli della cittadinanza intera.
Fuori programma sono brevemente intervenuti l’Avv. Alvaro Riolo, sindaco di Acquedolci, l’assessore di Militello Lucia Pirronello e l’ex assessore al bilancio del Comune di Messina Luigi Beninati. Erano presenti anche Basilio Ridolfo, sindaco di Ficarra, e Andrea Vadalà ex vicesindaco di Roccalumera. Apprezzato anche il breve intervento di Matteo Randazzo, un giovane studente che si è avvicinato all’attivismo politico nel gruppo che fa riferimento all’On. Grasso. In un momento nel quale i giovani sembrano distanti dall’agone politico le parole di Matteo sono sembrate a tutti una piccola luce di speranza.