Il video di Elly mentre gioiosa e spensierata con i suoi capelli (che in verità non sembrano nemmeno lavati) al vento mentre attraversa lo Stretto è stato un disastro di comunicazione. E non è il primo. Difficile credere che sia l'ultimo. Ha infatti certificato che per la traversata dello Stretto con gli splendidi traghetti, e tariffe da capogiro (ma tanto lei non paga) ci vogliono soltanto venti minuti. E noi, poveri imbecilli, non ce ne siamo mai accorti. Quindi logica, secondo lei, la conclusione: a cosa serve il Ponte sullo Stretto tanto voluto da Salvini che vorrebbe privarci di una minicrociera così rilassante con costi alla portata di tutti(si fa per dire)? E in effetti ha ragione. Infatti da quando il traghetto parte a quando approda dall' altro lato ci vogliono venti minuti o poco più. Dipende anche dalle condizioni del mare. Ma facciamo finta per un momento che la segretaria (che parolone) del PD come un comune mortale debba prendere il traghetto perché si trova su un treno (non si preoccupi Elly è solo una supposizione). Tempi di attesa alle stazioni: non meno di mezzora quando tutto va bene. E al semaforo verde almeno mezzora per far imbarcare tutto il treno che deve essere diviso in più parti e mezzora per scaricarlo oltre al tempo della traversata. E nuova attesa prima di ripartire per Siracusa o Palermo: e i minuti aumentano. Si può tranquillamente cominciare a parlare di ore. Altro che minuti. Ma andiamo oltre. La Elly nazionale non è arrivata in treno, non è mezzo di trasporto che fa per lei, e sia arrivata a Villa in auto blu. E facciamo finta, ma nessuno ci crede, che la sua auto faccia la fila come tutte le altre. E facciamo finita, ancora, che arrivi nei mesi di ferie estive. Due/tre ore dì fila sotto il sole per imbarcarsi non gliele leva nessuno. E così nei week end e nei periodi di feste. Poi è vero dopo tanta attesa la traversata è di venti minuti. Terzo esempio, ma di questo la snob Elly non si preoccupa perché riguarda i pendolari e quindi i lavoratori che non sono e mai saranno la sua priorità. Lavoratori che magari quella traversata devono farla più volte al giorno. Oppure alla Schlein hanno raccontato che lo Stretto viene attraversato così, da una parte all'altra dai messinesi per fare shopping sul lungo mare di Reggio Calabria, uno dei più belli d'Italia, o dai reggini per andare ad ammirare le magie del Duomo di Messina. Se volessimo usare un termine tanto caro al suo compagno di partito De Luca, presidente della Regione Campania, potremmo dire ché Schlein con questo video ha proprio fatto una figura di merda. Sei sei contraria al Ponte, opinione legittima, dovresti, consentimi il tu, usare argomenti e motivazioni più convincenti. Siciliani e calabresi non hanno l'anello al naso e quindi non puoi pensare dì dire cazzate in libertà. Venti minuti di cazzate. Davvero troppe anche per te la cui puzza sotto il naso che ti porti dietro si sente, o percepisci se preferisci, da una sponda all'altro dello Stretto senza bisogno di traversarlo. E persino senza Ponte.