Verrà inaugurata venerdì 21 alle 18.30, negli spazi della Galleria Carta Bianca di Francesco Rovella “Se ogni giorno fossi lieve” la nuova mostra personale di Samantha Torrisi, curata da Francesco Rovella. La mostra apre la nuova stagione della galleria Carta Bianca, spazio espositivo e di incontri culturali certamente al primo posto a Catania. Un progetto quello che riguarda Samantha Torrisi con una ventina di opere recenti quasi tutte inedite, in cui l’artista catanese indaga alcune delle tematiche principali della sua pittura. Alessandra Redaelli, autrice del testo critico che accompagna la mostra, scrive: «Quello che l’artista ci invita a intraprendere non è un viaggio reale, ma piuttosto un percorso di introspezione, un viaggio all’interno della mente. È qui, in questi scorci in cui il cielo è spesso protagonista, che si perdono definitivamente tutti i punti di riferimento: messo di fronte a questa traduzione così archetipica del concetto di paesaggio, lo spettatore è ammaliato da quanto di familiare vi riconosce. Il luogo preciso, quello che l’artista aveva preso a modello nel momento in cui iniziava a lavorare al progetto, nell’indeterminatezza della pennellata che si sgretola diventa non-luogo, spazio mentale. E in quanto tale, paradossalmente, diventa ogni luogo. Il viaggio dentro il dipinto si fa così esplorazione di qualcosa di familiare, come addentrarsi in un sogno ricorrente di chi ha passeggiato riempiendosi le narici degli odori resinati dei boschi. I suoi dipinti, riescono a individuare proprio quello spazio, a rendercelo visibile e accessibile, facendosi viatico del viaggio spirituale. Ma c’è dell’altro. Se questo è possibile è anche grazie alla totale mancanza di coordinate reali. Non solo, come abbiamo già detto, che ci permettano di ricostruire un luogo, un dove. Dei paesaggi di Samantha Torrisi non è nemmeno possibile stabilire un quando, un tempo. Per quanto sia vero che quello che il nostro occhio percepisce sono solo profili di alberi e uno scorcio di cielo, la nostra mente razionale avverte un varco tra quelle chiome, lo intuisce, e sente che qualcuno, lì, ha ricavato un sentiero. L’incanto del lavoro si pone proprio qui, in questo spiraglio di dubbio: anche quando la nebbia dilaga ovunque, in un’atmosfera quasi apocalittica, l’artista offre il suggerimento di un intervento esterno, di una purezza in qualche modo violata. Negli ultimissimi lavori, tuttavia, le allusioni all’antropizzazione si fanno più assertive e assumono nuove connotazioni astratte. Come se il suggerimento della presenza umana a turbare la perfezione della natura non fosse più sufficiente per raccontare di un ambiente che sta soffrendo l’intervento dell’uomo e che a questo si sta sempre più ferocemente ribellando».
La mostra, con ingresso gratuito, è visitabile da mattedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e nel pomeriggio dalle 17.00 alle 20.00. Sabato solo la mattina dalle 11 alle 13 mentre domenica e lunedì la galleria resterà chiusa