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Per un pugno di "euri" può scoppiare una guerra De Luca D’Alia

2022-11-22 10:21

Giovanni Frazzica

Cronaca, Politica, Focus,

Per un pugno di "euri" può scoppiare una guerra De Luca D’Alia

Il sindaco Basile chiude le porte in faccia ad Alessia Giorgianni presidente A.ris.Me e cugina del senatore D'Alia. Adesso si attendono le reazioni di De Luca

La revoca del mandato di presidente di A.ris.Mé (Agenzia risanamento Messina) all’avvoccato  Alessia Giorgianni (nella foto al centro) cugina del potente sen. Gianpiero D’Alia,  avviata dal Sindaco Federico Basile potrebbe rompere equilibri su cui si regge la gestione comunale, problematica al di là della apparente maggioranza bulgara che bivacca a Palazzo Zanca. Un sindaco che avesse voluto risolvere il caso che si è creato avrebbe chiamato il Presidente dell’Agenzia Risanamento invitandola a rimodulare la delibera, nella massima riservatezza. Basile invece ha trattato la vicenda come l’ispettore Ginko quando ha scoperto il tesoro di Diabolik  ansioso di sbattere il la notizia in prima pagina, incurante di eventuali effetti collaterali, forse perché digiuno di politica. “La decisione di revocare l’incarico fiduciario di Presidente del CdA all’avv. Alessia Giorgianni è stata determinata non soltanto ‘dalla mancata comunicazione’ al Sindaco dell’aumento delle indennità che Giorgianni ha definito per sé stessa e i due componenti del CdA, ma anche dall’illegittimità dell’aumento e dalla applicazione retroattiva dello stesso. Non solo è stato deliberato un aumento dei compensi del CdA non consentito dalla legge, ma l’aumento è stato fatto decorrere dal gennaio 2022 pagando così arretrati non dovuti”. Per Basile se l’avv. Giorgianni gli avesse comunicato tale decisione si sarebbe impedito di procedere ad aumenti che hanno determinato “ illegittimo esborso di denaro pubblico”. Alessia Giorgianni, che si prepara a esporre le sue ragioni in una corposa relazione, si limita al momento ad alcune dichiarazioni ai giornali: “Ho ricevuto un avvio di procedimento di revoca dall'incarico – afferma - il Sindaco contesta che ho aggiornato l'indennità di carica senza alcuna preventiva comunicazione, presto gli comunicherò per iscritto che l'adeguamento del compenso,  legato in proporzione all'aumento della sua indennità, è di gran lunga inferiore a quello che la legge prevede per le Aziende speciali. Questo avrebbe determinato il venir meno del rapporto fiduciario? Ne prendo atto. Non intendo diventare capro espiatorio (riferimento alla parentela con l’on.D’Alia?). Registro che il Sindaco con inusitata pervicacia, mentre è in corso l'avvio del procedimento di revoca, anticipa le conclusioni, facendosi lecito affermare che avrei compiuto atti illegittimi. Sono rispettosa della legge, trasmetterò al Sindaco, che non ha alcuna competenza per stabilire se l'atto sia legittimo o meno, le controdeduzioni. L'aggiornamento delle indennità discende da una scelta discrezionale del Sindaco realizzato con la determina dirigenziale di anticipare l'aumento del suo compenso all’1.1.2024”. Queste le schermaglie pseudo giuridiche, se in tutto questo non c’è lo zampino di De Luca, Basile potrebbe essere convocato quanto prima a Fiumedinisi per rendere conto al capo.