Un appuntamento da non perdere quello con Eugenio di Fraia che ha portato in scena al Cut Spazio teatrale universitario con il suo Itinerdante . Uno spettacolo suggestivo, un percorso tra i versi danteschi recitati nella loro forma originale accompagnati dalla colonna sonora eseguita live dal compositore Angelo Marrone. La performance inserita all’interno della rassegna teatrale PalcoOff, giunta alla sua XI edizione, alla quale sono stati assegnati numerosi riconoscimenti: Premio F. I. L. Milano Off Fringe Festival 2022, Menzione speciale Praga Fringe 2022, Premio Giuria Studenti CUT UNICT Catania Off Fringe Festival 2022, ancora una volta non ha deluso il suo pubblico. Un debutto di successo per questo primo appuntamento con PalcoOff. “L’essenziale” dichiara l’artista,“ è sempre e solo ritrovare la via da percorrere. Questo è il senso del cammino di Itinerdante” . Vi auguro” prosegue – “ di trovare la vostra via autentica in cui camminare e di capire se si è imbattuti in una selva oscura” Questo è il messaggio lo spettacolo vuole mandare agli spettatori afferma Di Fraia.
Un cammino teatrale che ha avuto più di 100 repliche itineranti in tutta Italia.
L'Inferno, la prima delle tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri viene portato ancora una volta inscena in una rappresentazione dai ritmi incalzanti, forti, emozionanti, intensi, visivi. Eugenio Di Fraia cattura l’attenzione del pubblico attraverso la sua recitazione che coinvolge ogni parte del suo essere. Il suo corpo, il suo sguardo, le movenze, il vigore riportato nella metrica dantesca trasformano le strofe del sommo poeta in una visione chiara, reale e contemporanea del percorso attraverso gli inferi e le anime dei dannati.
Una passione per Dante, quella di Di Fraia, nata sui banchi di scuola. Al terzo anno di liceo, innamoratosi dell’ultimo verso del quinto canto dell’Inferno per sonorità, vibrazioni, ed intensità comincia piano piano ad imparare a memoria terzina per terzina, verso per verso come fossero dei testi di un brano rock dalla musicalità aggressiva, contemporanea, costruendo così, forse inconsapevolmente il cammino verso il suo futuro di artista, apprezzato e stimato.
“Io mi sento molto bene portando inscena Dante” afferma a fine spettacolo “mi sento risuonare, sento di essere sulla strada giusta, sento di avvicinarmi alla sua profonda essenza”
E tra la mal celata emozione conclude con “Credo che Dante sarebbe contento del mio spettacolo”.
La recensione di Dante non sarà possibile scoprirla ma di certo al pubblico del Cut lo spettacolo è piaciuto tanto.