Sarà Beatrice Venezi, giovane direttore d’orchestra lucchese (è lei che preferisce coniugare il titolo al maschile), a inaugurare, domani 1 settembre, il Bellini International Context (BIC), alla guida dell’orchestra e del coro del Teatro Bellini di Catania. Fresca di nomina come direttore artistico di Taoarte (con annesse polemiche ancora in corso tra la Regione e il Comune di Taormina) avremo così l’occasione di vederla all’opera per valutarne esclusivamente le qualità artistiche.
La serata inaugurale si svolgerà nel piazzale di Villa Bellini, inizio alle 21, e sarà incentrata su un Gran Galà lirico nel corso del quale verranno attraversate ben cinque opere del Cigno catanese: dal Pirata a I puritani. Protagonisti due stelle della lirica quali il soprano Vittoria Yeo ed il tenore Giorgio Berrugi. Maestro del coro Luigi Petrozziello.
Si inizierà con la sinfonia dal Pirata, seguita dalla scena finale con l’aria e cabaletta di Imogene; seguiranno Introduzione e coro da La Straniera, quindi due brevi selezioni de I Capuleti e i Montecchi e di Norma per poi chiudere con l’ultima opera di Bellini, I puritani, rappresentati a Parigi nel 1835.
Si accendono quindi per il secondo anno consecutivo i riflettori sul Cigno catanese, sulla sua opera, sulla sua figura, allargandosi ad un contesto multidisciplinare che prevede musica, danza, cinema, teatro e conversazioni per un intenso mese fino al 2 ottobre. Spettacolo culminante sarà L’opera che quest’anno si pone al centro delle celebrazioni sarà ‘I Capuleti e i Montecchi’ (in teatro) prevista nel giorno ‘topico’ del 23 settembre e trasmessa in diretta televisiva, con la direzione di Carminati e l’allestimento firmato da Gianluca Falaschi; nei ruoli principali il soprano Ruth Iniesta, il mezzosoprano Chiara Amarù e il tenore Marco Ciaponi. Ma prima di quella data saranno tanti gli appuntamenti incernierati dal direttore artistico Fabrizio Maria Carminati con Gianna Fratta project manager.
Tanti, anche quest’anno, i partner riuniti dalla Regione intorno alla figura centrale del Teatro Massimo Bellini: dal Massimo di Palermo al Vittorio Emanuele di Messina, dall’Università di Catania ai Conservatori di Musica di Catania e di Messina, dalla Fondazione Foss a Taormina Arte ed altri ancora.
Adesso si parte; avremo modo di esaminare le varie attività ed, alla fine, tirare le somme. E come dicono appassionati e melomani (ma speriamo anche turisti) “Viva Bellini”.