Il 2023 è l'anno europeo delle competenze, secondo l'Unione Europea. Ad ogni ordine e grado di istruzione e formazione - nelle scuole, nelle università e nei luoghi di lavoro - la Commissione Europea raccomanda a tutti i Paesi membri di alzare soprattutto nei giovani il livello delle otto competenze chiave di apprendimento permanente.
Una di queste è la competenza multilinguistica, la capacità di ascolto, comprensione e dialogo in una lingua straniera. Meglio ancora se si tratta dell'Inglese, la lingua internazionale degli studi e del lavoro, il cui livello di conoscenza è ancora molto basso, soprattutto tra i giovani della nostra terra.
The Sicilian Project, un'organizzazione no profit 501-C3 che raccoglie fondi da donatori in tutti gli Stati Uniti e in giro per il mondo per promuovere borse di studio in Sicilia finalizzate ad insegnare agli studenti a parlare, pensare e scrivere la lingua inglese, sta portando avanti una poderosa iniziativa di educazione alla lingua inglese nei giovanissimi. Sta realizzando in pratica quanto l'Unione Europea raccomanda di fare per elevare il livello delle competenze nel mondo giovanile.
Ha già avviato e portato a compimento due classi ad Acicastello presso Villa Fortuna, offerte gratuitamente ad un totale di 40 ragazze e ragazzi di età compresa fra sei e tredici anni. Da qualche giorno sono partiti altri due corsi di Inglese, destinati a venti bambine e bambini fino ad 11 anni; si tengono a Canicattì, in provincia di Agrigento, presso la cooperativa sociale Empatia. Tra giugno e luglio, presso l'ICS De Amicis di Enna, prenderà il via un altro corso, così come altre due classi sono in programma presso il Centro della Gioventù ad Aci Catena e poi a Cerami, nel cuore della Sicilia.
Il format è molto snello. Si tratta di venti ore per classe, distribuite in alcune mezze giornate, per consentire alle bambine e ai bambini di familiarizzare con l'Inglese, imparando praticamente e con originali ausili didattici le prime frasi necessarie per dialogare ed interagire con la guida di insegnanti di madre lingua che The Sicilian Project ha cooptato all'interno della sua vasta rete di sostenitori. Tutti i costi dell'iniziativa formativa sono a carico dell'organizzazione americana senza alcun onere per i bambini e le bambine partecipanti.
L'organizzazione non profit intende creare un ponte stabile tra la Sicilia e gli Stati Uniti e, come gesto di riconoscenza verso la sua Sicilia dell'italo-americano Alfred Zappalà, un avvocato di Boston ormai residente da anni ad Aci Catena, ha già promosso altre iniziative nel corso degli anni, la maggior parte delle quali indirizzate ai giovani, considerati il vero patrimonio della Sicilia.
Una finestra comunicativa importante sulla Sicilia per farla conoscere alla vasta comunità internazionale, dei Nordamericani in particolare, è contenuta all'interno della seguitissima trasmissione web "You, me and Sicily" ideata e condotta dalla giornalista americana Eszter Vajda.
