Anche quest’anno, per celebrare Sant’Agata, il Teatro Massimo Bellini ha commissionato un lavoro in prima esecuzione assoluta. È nata così la Scena Musicale per Recitante, Coro e Orchestra “Le ragioni degli Angeli” del compositore catanese Emanuele Casale che è stata eseguita alla presenza di un folto pubblico, accorso in teatro per festeggiare una serata nel nome della Santa Patrona.
Emanuele Casale è un compositore dalla variegata formazione che ha avviato la sua attività compositiva nel nome della sperimentazione (ha studiato Musica Elettronica con Alessandro Cipriani) per poi completare gli studi compositivi con Eliodoro Sollima a Palermo e con Aldo Clementi a Roma. Sue composizioni sono state eseguite in prestigiosi teatri quali il Teatro alla Scala di Milano, Il Teatro La Fenice di Venezia (nel 2003 durante la settimana di riapertura dopo l’incendio), il Teatro Colon di Buenos Aires, il Parco della Musica di Roma…
Più di recente, conclusa l’esperienza sperimentale d’avanguardia si è avvicinato ad una forma da lui stesso definita “post-classica” con l’intento di creare una musica d’arte divulgativa prendendo spunti dalla musica classica, dal pop, dall’elettronica underground, dal kitsch eccetera, insomma una musica con influssi popolari dei tempi recenti.
Questa varietà di stilemi e modi compositivi traspare interamente nella Scena Musicale composta in onore di Sant’Agata, avvalendosi della collaborazione, sul piano testuale, del ‘cuntista’ Gaspare Balsamo, il quale ha scritto e interpretato i testi con i quali si ripercorre l’avventura umana della Santa, in simbiosi con l’intervento degli Angeli che ne accompagnano il cammino. Imponente la presenza dei complessi artistici del Bellini con l’Orchestra Stabile del Bellini e il Coro mentre l’attrice e soprano Alessandra Lombardo interveniva, come in un delicato tessuto vocale, ad esprimere uno scandito melologo in lingua latina.
La composizione, della durata di poco più di un’ora, si articolava in sette episodi (preceduti da una “Micro-ouverture di cinque secondi!) legati insieme dal ‘cunto’ di Gaspare Balsamo, rigorosamente in lingua siciliana, con un effetto quasi straniante e ‘di alleggerimento’ rispetto alla consistenza fortemente ritmica dell’orchestra ed al peso sostanzialmente omofonico (con rarissime incursioni polifoniche) del Coro. Una successione di tempi che alternano ‘Presto, Adagio, Vivace e Dubstep, Adagio, Allegro, Larghetto, Con moto e Camp, Presto e Techno’, le cui indicazioni sono sintomatiche di una apparente varietà stilistica resa omogenea da una base ritmica quasi ostinata che si ‘nutre’ di una coloristica timbrica ricca di percussioni.
Molto accurata, con grande eleganza del gesto, la direzione di Claudia Patanè, la quale ad ogni nuova esecuzione ci sembra raggiunga una sempre maggiore maturità interpretativa, qui sicuramente anche di grande intesa con il complesso del Bellini. L’apporto del coro si è avvalso, come di consueto, delle cure di Luigi Petrozziello, quale maestro del coro. Calorosi gli applausi finali in un teatro stracolmo.
La serata, presentata da Ruggero Sardo, si è conclusa poi con una breve cerimonia di consegna del ‘Premio Luigi Maina’, da parte del Presidente della “Fondazione Sant’Agathae”, Rosario Scandurra, all’Arcivescovo di Catania S.E. Mons. Luigi Renna.