Cateno De Luca è stato dimesso dall’Ospedale, ma non è più riapparso in pubblico perché, probabilmente, deve seguire un serio percorso di riabilitazione; tuttavia continua a comandare da remoto ed i suoi ordini vengono eseguiti pedissequamente malgrado le numerose osservazioni e le proteste che si verificano soprattutto nel campo dei Servizi sociali. Questi alcuni degli interrogativi che pone Angela Rizzo, nella qualità di Responsabile Regionale per i servizi sociali di CittadinanzAttiva, che dice:
“Poteva essere prorogata la precedente Long list per dare la possibilità ai lavoratori in servizio di raggiungere i requisiti per la stabilizzazione? Probabilmente si, in base al Decreto Milleproroghe, a cui si sono rifatti i comuni, le Asp e molte altre istituzioni dello Stato; Perché è stato lanciato un nuovo bando per 1500 potenziali lavoratori in piena campagna elettorale? Per cercare il consenso elettorale? La nuova graduatoria, a causa delle anomalie del bando e del l’enorme numero di domande ha causato ritardi nell’affidamento delle Asacom ai bambini fragili;
Chi era in servizio è stato tutelato? assolutamente no! Moltissimi non sono risultati idonei a questo nuovo bando e sono stati esclusi;
Ci sono problemi per altri profili professionali oltre gli Asacom? Assolutamente si! Gli educatori dell’educativa domiciliare ( garantita ai fruitori del reddito di cittadinanza) sono in servizio sino a dicembre 2022. Se il nuovo Governo mettesse mano al reddito di cittadinanza sarebbero fuori sino a nuove disposizioni.
La riqualificazione del personale in Asacom è regolare? Non si ha notizia perché bastava un corso effettuato presso un centro di formazione privato per essere riqualificati. E la laurea raccomandata nelle linee guida della regione?
Tutti i bambini aventi diritto ad oggi hanno gli Asacom e gli assistenti igienico sanitario? Assolutamente no. Arrivano costantemente segnalazioni di disfunzioni e mancato affidamento.
Queste sono solo alcune delle disfunzioni della Messina Social City che ha assorbito le cooperative per farne solo una con quasi 1000 dipendenti che fanno capo ad un Consiglio di Amministrazione iscritto ad un Partito Politico: Sicilia Vera”. Ed il sindaco Basile, ignorando questi segnali ha recentemente rinnovato il C.d.A. della Partecipata per i Servizi Sociali “Messina Social City” sembrerebbe seguendo le direttive del capo di Sicilia Vera. Però sarebbe bastato poco a Federico Basile se avesse voluto, almeno per questa municipalizzata, fare con coscienza il suo dovere di sindaco: bastava leggere con attenzione i curricula dei partecipanti alla selezione e vedere che ce n’era uno, almeno uno che andava considerato quello del prof. Angelo Costantino, già Garante per l’infanzia, insignito da diversi riconoscimenti accademici e destinatario di numerosi incarichi ance da parte dell’Autorità Giudiziaria. Certo il suo inserimento nella governance della Partecipata avrebbe dato prestigio ed una diversa efficienza alla Municipalizzata che si occupa dei servizi sociali, ma questo sindaco non ha avuto la forza di scontentare i volenterosi che avevano contribuito ai successi elettorali di Sicilia Vera ed ha bevuto fino in fondo l’amaro calice predisposto dal capo al “Bar Cencelli”. Peccato, un’occasione mancata, ma Federico Basile è agli inizi e può sempre migliorare.