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Taofest 71: Tiziana Rocca promossa,ma può ancora migliorare

2025-06-16 16:55

Fabio Tracuzzi

Cronaca, Spettacoli, Attualità, Focus,

Taofest 71: Tiziana Rocca promossa,ma può ancora migliorare

Grandi ospiti, fans in delirio, teatro sempre pieno. Scommessa vinta. Forse troppi i premiati ogni sera. I giornalisti sono tutti uguali. De Luca grande assente

Un vecchio saggio diceva che i conti, dopo una partita di poker, si fanno nelle scale. Solo allora potrai sapere con certezza se hai perso o vinto. E, per fare i conti (chiamiamolo bilancio) del Taormina Filmfest ’71 appena conclusosi abbiamo aspettato qualche giorno. Abbiamo aspettato, per l’appunto, di essere nelle scale. E non c’è alcun dubbio: Tiziana Rocca la sua partita, difficilissima partita, l’ha vinta. E alla grande  anche. In extremis , il 7 marzo scorso, gli era stata offerta la direzione del Festival di Taormina che aveva dovuto abbandonare per fine mandato e un bando di assegnazione che non era andato per lei  a buon fine. Bando che fu vinto da Videobank. E Tiziana Rocca ha sperato, sognato, voluto che un giorno arrivasse una nuova chiamata. Ed è arrivata il 7 marzo scorso. Poco più di quattro mesi per organizzare un festival degno di questo nome. Solo una “pazza” avrebbe potuto accettare. Tiziana Rocca ha accettato, ma tutto è tranne che pazza. Avrà dettato le sue condizioni, anche economiche presumo, e certamente ha trovato massima collaborazione in tutta Taormina Arte dal nuovo Sovrintendete Felice Panebianco (davvero un ottimo acquisto che fa ben sperare per il futuro della Fondazione), al Direttore artistico Gianna Fratta, al Commissario straordinario Sergio Bonomo e a Bernardo Campo commissario con la delega di arrivare alla nomina di un nuovo Cda. L’assessore regionale Elvira Amata ha da parte sua coordinato il tutto con scelte che alle resa dei conti sono risultate tuttu giuste e ponderate. E non possiamo dimenticare tutti i lavoratori della Fondazione Taormina Arte, tecnici e amministrativi, che rendono possibile, con il loro lavoro oscuro ma prezioso che ogni tessera vada al posto giusto. E non è cosa facile. Grandi ospiti internazionali, il ritorno del concorso (senza concorso non si può parlare di festival ma a Taormina è  successo anche questo negli anni passati), sezione corti, copertura mediatica senza precedenti su reti Rai, Mediaset e Sky (un po’ meno) e su tutte le testate nazionali, regionali e locali. Carta stampata e testate on line. Insomma grazie al festival tornato nelle mani di Tiziana Rocca il Taofest e Taormina stessa sono tornati al centro del mondo. Solo il sindaco di Taormina Cateno De Luca sembra non essersene accorto. Non si è mai visto, pur invitato e non ha nemmeno preso in considerazione l’idea, e sarebbe stata una buona idea,  di mandare un suo rappresentante istituzionale.  Niente. E, si sa, gli assenti hanno sempre torto. Ma Cateno De Luca sembra aver torto anche quando è presente. Ma torniamo al festival. Tutto bene dunque. Tiziana Rocca, che sia chiaro, merita la riconferma (“ci incontreremo a luglio” – ha detto il Sovrintendente) e magari dovrebbe ricevere un mandato  pluriennale. E al prossimo Festival di Venezia si potrebbero cominciare ad annunciare i primi passi per l’edizione numero 72.  Tutto bene quindi. Ma non sempre, anche nel successo, tutto è perfetto.Ed è anche vero che la perfezione non esiste, ma tutto è migliorabile nei dettagli. E Tiziana Rocca è la prima a sapewrlo. E’ stato infatti sgradevole constatare che anche tra i giornalisti accreditati è stata creata una differenziazione, non di merito (e ci mancherebbe) ma geografica. Al primo buffet al quarto piano del Palazzo dei Congressi il capo del cerimoniale di Tiziana (ma non solo suo visto che si è presentato nel passato con vari direttori artistici) bloccava i giornalisti siciliani dicendo che l'accesso era consentito  solo alla stampa nazionale. Sarebbe come dire che al Festival di Venezia lasciano fuori i giornalisti veneti. Stava per succedere un pandemonio. Per fortuna, di tutti, l’assessore Elvira Amata ha visto la scena intervenendo e risolvendo la questione. Chiunque organizza il Festival deve rendersi conto che è pur sempre prodotto dalla Fondazione Taormina Arte e finanziato dalla Regione siciliana e dall’Assessorato regionale al turismo. E tutti hanno bisogno della stampa regionale e locale per tutto l’anno e non dei quattro giorni del Festival. Un po’ di arroganza in meno da chi gestisce il cerimoniale farebbe bene a tutta l’organizzazione. Tiziana Rocca è bravissima, ma a mio modesto avviso dovrebbe evitare di condurre lei per intero tutte le serate. Non è una conduttrice e questo la capiscono tutti. Persino Alessandro Siani lo ha capito benissimo e glielo ha fatto notare con l’eleganza della comicità. Potrebbe farsi affiancare da una conduttrice o conduttore che questo mestiere sanno fare. E poi i premi. Siamo stati sommersi da premi e premiati. Tanti. Troppi tanto da sminuire il premio stesso  levando spazio, con personaggi “minori”, ad eccellenze del cinema. Perché ridurre il tempo, ad esempio, al grande maestro Martin Scorsese per fare cantare tre pezzi a una certa Baby K? Per riempire il teatro? Sarebbe deprimente.  Quando si fanno le macedonie bisogna usare frutta di prima scelta. Altrimenti, alla fine, la differenza si nota. Detto questo erano anni e anni che non si vedeva il Teatro antico così pieno. Nell’ultima serata non c’era un solo posto libero. Tutto merito di Tiziana Rocca che, per dire l’ultima, comprimendo un po’ meno l’elenco dei premiati al Teatro antico potrebbe lasciare un po’ più alle proiezioni. Difficile vero, ma non impossibile. Ma non dimentichiamo  che Tiziana Rocca nominata il 7 marzo la sua scommessa l’ha vinta alla grande. Il suo prossimo festival sarà ancora migliore.